RETTE SCUOLE PRIVATE  E COVID-19

25.03.2020

Al fine di contrastare e contenere la diffusione del COVID-19 sono stati sospesi i servizi educativi per l'infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado sino al 3 aprile 2020, data che con ogni probabilità verrà ulteriormente prorogata. Le rette delle scuole private ed i servizi aggiuntivi quali le mense ed il trasporto debbono essere pagati durante il periodo di chiusura oppure no? Se già corrisposti debbono essere restituiti alle famiglie?

Prima di tutto è necessario accertare se l'ipotesi di chiusura imposta da forza maggiore è specificatamente disciplinata nel contratto stipulato con la scuola, in tal caso sarà il contratto a regolare il rapporto.

In caso di assenza di contratto o di clausola specifica, sarà necessario applicare le norme di diritto generale. Il codice stabilisce che nei contratti a prestazioni corrispettive, come quello in esame, la parte che non può adempiere la propria prestazione per sopravvenuta impossibilità della stessa non può chiedere all'altra la controprestazione. La scuola quindi non dovrebbe esigere il pagamento della retta e nel caso in cui l'abbia già ricevuta dovrebbe provvedere alla restituzione.

E' pur vero che molte scuole stanno organizzando la didattica a distanza, inviano materiale scolastico, ricevono ed esaminano i compiti svolti dagli studenti. E' evidente che detta attività, che comporta l'impiego di mezzi e docenti, deve essere remunerata attraverso il pagamento di una retta da rideterminare tenendo conto che sulla scuola gravano obbligazioni ulteriori oltre alla didattica che nel presente momento storico non possono essere adempiute. Inoltre, ad oggi non è possibile sapere se l'impossibilità sopravvenuta della prestazione sia definitiva o momentanea.

Come sempre invito all'uso del buon senso, sia da parte dell'istituzione scolastica, sia da parte delle famiglie, anche in un'ottica di continuità del rapporto scolastico.